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Il Vento di Roseto

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Il vento di Roseto

 

  

Era splendido l’albeggiare di Roseto

Sulle spiagge degli Achei

Quando giungemmo dalla nostra pianura

Paludosa e fredda.

Il mare di Ulisse si vestiva di luce

E tu eri figlia del Sole.

Esprimevi una sfavillante

Allegria.

 

Il cielo era benevolo e  

Ospitava il tuo corpo  e ti sentivi

Come in braccio a tua madre.

 

Il vento accompagnava

In un dolce respiro

Il nostro pensiero,

 

Passo dopo passo,

Sulla riviera degli Achei,

Rivolto al giorno

Anche se di un sommesso festeggiare.

 

Entrammo in casa,

Il colonnello e l’argentina

Davanti al mare di Calypso,

Racconti avvolti nella Roseto avita.

 

Non ci sono piu’ oggi solo le otto case

Del tempo aulico dei Manera,

Mentre tu, Elèna, incantata, dal tuo balcone

Dicevi che in casa entra il mare di Ogigia.

 

Da questo balcone si vede il mondo

E invoco cose ormai scomparse, immagino

L’Argentina, 

E ringrazio in un canto, per il mio esistere,

Oxalà il Cielo e Oduduà la Terra

Iemanja l’acqua vitale.

 

E Iansà era benigno mentre guardavo le onde,

Abbigliate da  pecore, attraversare,

Come dei bianchi ricami, una tavola azzurra,

Deti Joné, davanti a me.

 

E ti vedevo eterna e felice compagna,

Con Nanà,  nel pianeta vivente.

Raggi di un’unica luce.

 amina narimi - 10/03/2015 10:10:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

terribilmente bella...

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